6 mete alternative per scoprire Lisbona

Alcune interessanti destinazioni per conoscere più a fondo lo spirito e la cultura della capitale portoghese

Sarà per la sua aria decadente da grande città marinara o per la luce eccezionalmente vivida che la illumina, in molti ritengono che Lisbona sia una delle più affascinanti capitali europee. Le assomigliano i suoi abitanti, aperti e cortesi, ma venati da una indefinita malinconia, ben espressa dalle note del fado, un genere di canto popolare che i marinai portoghesi intonavano sulle navi partendo alla volta del nuovo mondo.

Chi arriva a Lisbona dopo aver fatto tappa a est della penisola iberica, probabilmente avvertirà un cambio di passo. L’energia delle esuberanti città spagnole cede il posto a un’atmosfera più pacata, ma non meno attrattiva e coinvolgente. Del resto pensando al Portogallo e alla sua lingua, la prima parola che ci viene in mente è saudade, un termine che in italiano si traduce, non del tutto compiutamente, con “nostalgia”. In realtà descrive un senso di rimpianto e solitudine molto legato alla storia del Portogallo, fatta di grandi viaggi e lunghe assenze e del conseguente intenso desiderio di qualcosa che si è perduto o non ancora raggiunto.

Al visitatore Lisbona si svela presto in tutta la sua struggente bellezza: nei panorami mozzafiato dai miradouros (belvedere) disseminati nei punti più alti della città, nella maestosità del rio Tejo che la attraversa per gettarsi nell’Atlantico, nello spettacolo del grande ponte rosso che ricorda noti scenari californiani, nell’eleganza degli azulejos, le caratteristiche ceramiche dipinte in azzurro che adornano i luoghi anche più nascosti.

Chi si reca a Lisbona per la prima volta non potrà fare a meno di visitare mete indimenticabili come il Castelo de São Jorge, i grandi viali della Baixa e la Praça do Comércio, la Torre de Belém e i vecchi quartieri popolari, l’Alfama, il Bairro Alto e il Chiado, situati in cima ai 7 colli su cui la città sorge, arroccata su un gomitolo di salite, discese, scalinate e ripidi vicoli.

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Se avete già percorso queste tappe obbligate, vi consigliamo altre 6 interessanti mete che senza dubbio vi faranno immergere nel vero spirito della città.

1. La Feira da Ladra nell’Alfama

La Feira da Ladra (letteralmente Fiera della Ladra) è il mercato delle pulci di Lisbona. Si svolge a Campo de Santa Clara, ai margini del quartiere dell’Alfama, il più antico della città, molto visitato grazie alla sua affascinante atmosfera e ai suoi ristoranti tipici, che offrono regolarmente spettacoli di fado. È un angolo caratteristico di Lisbona, con una bella vista sul Tago e popolato da un’umanità molto varia: oltre ai venditori abituali, con la carnagione bruciata dal sole, ci sono giovani che vendono vestiti (roupas), libri (livros) o vecchi oggetti di famiglia. I collezionisti possono trovarvi francobolli (selos), monete (moedas) e cartoline (postais) d’epoca. Chi dispone di un po’ di denaro in più può acquistare pizzi (rendas) e ricami (bordados), piatti (travessas) antichi e oggetti in bronzo. Per acquistare capi di abbigliamento a buon prezzo, invece, bisogna frugare tra i mucchi di vestiti sparsi per terra in alcuni punti del mercato. È sempre possibile contrattare sul prezzo, anche se non con tutti i venditori e non per tutti i tipi di merce. Nella parte alta del mercato è possibile recarsi in una vecchia tasca, taverna, per dissetarsi con una bella birra o stuzzicare l’appetito con qualche pezzetto di formaggio, qualcuna delle fritture che profumano l’aria o una porzione di camarões, gamberetti.

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2. Il quartiere di Pessoa

O Chiado” era il quartiere preferito da Pessoa, il più famoso poeta e scrittore portoghese. Oggi è un luogo ricco di negozi raffinati, librerie e teatri e qui, nell’elegante Rua Garrett che taglia in due il quartiere, si trova lo storico caffè A Brasileira dove Pessoa amava fermarsi a lungo. Merita certamente uno scatto la famosa statua in bronzo, posta di fronte al bar, dedicata al poeta dalla sua città per ricordare a tutti il posto in cui Pessoa passava le sue giornate a leggere e scrivere.

3. Una visita a Estrela

La basilica e i giardini di Estrela valgono certamente una visita. Per arrivare in questo quartiere, uno dei più antichi della capitale, bisogna affrontare una faticosa salita, ma si può evitare di farla a piedi prendendo il tram (elétrico) 28.

Vero e proprio simbolo di Lisbona, il tram è il mezzo di trasporto ideale per chi vuole apprezzare appieno questa città, soprattutto se il tempo è bello. Il lato negativo è che spesso bisogna aspettare parecchio, a causa del fatto che ne sono rimasti pochi: oggi sono stati in larga parte sostituiti dagli autobus. Sugli stretti marciapiedi del centro storico si formano regolarmente lunghe file di persone in attesa (ormai parte integrante del paesaggio urbano!), file peraltro ordinatissime e da rispettare senza fare i “furbi” (questo vale anche per gli autobus, si sale uno per volta in fila indiana). I tram, in particolare, sono sempre pieni e, a causa dei continui saliscendi della città, bisogna sempre reggersi saldamente.

A Estrela troviamo la bella Basílica, in stile neoclassico. Al suo interno è possibile visitare l’impressionante Presepe di Machado de Castro, composto da più di 500 figure, ma ciò che colpisce di più è senz’altro la cupola dalla quale si può ammirare una fantastica vista sulla città.
L’attiguo parco è uno dei più grandi di Lisbona e qui è possibile camminare tra fontane, statue, un lago e aree giochi per bambini. Luogo di ritrovo per tutti e in ogni periodo dell’anno, ma specialmente in estate, periodo in cui vi si tengono anche numerosi eventi, come l’Out Jazz Festival, concerti di musica, esibizioni di artisti di strada, ecc.

4. Il Maat

Dai luoghi storici a quelli contemporanei. Maat è l’acronimo per Museu de Arte, Arquitetura e Tecnologia (maat.pt), una nuova struttura inaugurata nel 2016, disegnata dall’architetto britannico Amanda Levete e divenuta simbolo della rinascita di Lisbona e della sua nuova vocazione internazionale.
L’edificio unisce la modernità e la tradizione lisbonese: la sua forma ricorda quella di una grande astronave adagiata in riva al Tejo, mentre i materiali con cui è rivestita la facciata, 15.000 piastrelle tridimensionali smaltate, sono un omaggio alla ricca tradizione dell’artigianato ceramico portoghese.
Il Maat è una delle mete preferite da turisti e residenti per le passeggiate sul fiume nel fine settimana. Anche se non siete appassionati di arte contemporanea e non avete voglia di visitare la collezioni esposte, dedicategli lo stesso una visita dall’esterno. Fatelo però durante il giorno: rimarrete incantati dagli abbaglianti riflessi della luce del sole sull’acqua e sulle bianche ceramiche.

5. Una breve gita tra il pesce in scatola

A Lisbona imparerete ad apprezzare l’arte delle conserve, principalmente quelle di pesce. Alla celebre Conserveira de Lisboa (Rua dos Bacalhoeiros, 34) troverete interi scaffali pieni di scatolette di pesce di ogni forma e colore: il luogo ideale per portarsi a casa qualche scatto in perfetto “Instagram style”. Nell’aiutarvi a scegliere tra sarde, sardine, polpo in salsa di pomodoro piccante e tonno sott’olio, i proprietari del negozio proveranno certamente a convincervi che le tecniche di conserva esaltano il sapore del pesce, proprio come accade al buon vino.

6. Cenare in Pharmacia

Poco noto ai turisti, il Museu da Farmácia di Lisbona, installato nel 1996 in un palazzo del 1870, espone una ricchissima collezione di 14.000 oggetti provenienti da tutto il mondo: sarcofagi egizi, ceramiche romane, vasi toscani e statuette congolesi. Sono state inoltre ricostruite farmacie dal XV al XIX sec., tra cui la straordinaria farmacia cinese del XIX sec. che operò a Macao fino al 1996. È situato nei pressi del Miradouro de Santa Catarina, da cui naturalmente si gode una meravigliosa vista della città.
Come può chiamarsi il ristorante al suo interno, se non Pharmacia? Tutto nella sala è allestito come se ci si trovasse in una vera farmacia: il menù è un ricettario medico, l’acqua è servita in una bottiglia per le soluzioni fisiologiche, i condimenti si trovano all’interno di una cassetta del Pronto Soccorso, il conto è inserito in una fialetta da esami e i muri sono tappezzati di finte scatole di medicinali.

Vi assicuriamo però che il cibo non ha niente a che fare con il sapore dei medicinali. Il menù offre la possibilità di gustare interessanti rivisitazioni della cucina tradizionale. Potrete ad esempio assaggiare i petiscos, le tapas alla portoghese, o il bacalhau (baccalà) in alcuni dei 366 modi con cui secondo i portoghesi è possibile prepararlo. Come digestivo scegliete senza esitazioni la ginjinha, un liquore a base di visciole tipico di Lisbona, che potete ordinare con o senza frutto.

Un’ultima curiosità su questa città, legata al suo amore per lo sport nazionale, il calcio.

La principale squadra della città, il Benfica, non vince un campionato europeo da 56 anni. Questa sorte infausta è attribuita a una vecchia maledizione lanciata nel 1962 dall’eccentrico allenatore di allora, l’ungherese Béla Guttmann. In quell’anno, all’indomani dell’ennesima vittoriosa finale, indignato per non aver ricevuto il premio-partita richiesto, andò via sbattendo la porta e tuonando:

Senza di me, neanche tra 100 anni il Benfica vincerà un’altra Coppa dei Campioni.

Da allora la squadra ha continuato a vincere in Portogallo, ma mai nei tornei europei. Lisbona dovrà pazientare ancora per appena 44 anni!

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RECENSIONI

Giulia Zangerle

Ritengo che sia il miglior corso di lingue per autodidatti sul mercato. Il mio livello C1, raggiunto con l’inglese e il francese, senza dubbio alcuno deve molto ai corsi base e di perfezionamento! Grazie mille, per il servizio e la sempre cortese professionalità offerta

l.castrogiovanni@campus.unimib.it

Ho ormai finito da qualche giorno il metodo di greco moderno che proponete in catalogo. Ho seguito il corso nella sua interezza, compreso di supporto audio che ho potuto facilmente trasferire sul mio cellulare in modo tale da avere sempre a portata di mano le lezioni. Devo dire di avere ottenuto notevoli risultati in poco tempo: tutti i miei amici greci sono rimasti stupiti, mentre quelli che non mi conoscevano mi hanno scambiato addirittura per un greco inizialmente. Per questo vi ringrazio di cuore del lavoro svolto su questo manuale, che consiglio vivamente a tutti i miei amici!

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