Tzatziki, gyros pita, sole, mare e spiagge!
Per me la Grecia è questo o, per lo meno, appena sento parlare di questo splendido Paese il pensiero vola alle mie vacanze, quando, giovincello, traghettavo di isola in isola durante i miei tour enogastronomici.
Non posso negare che quando viaggio la cucina è una delle cose che mi attrae e coinvolge di più. Tutto quello che ho assaporato durante i miei viaggi in Grecia ha lasciato un indelebile ricordo nel mio palato. Con una sola eccezione, il vino Retsina, che non ho mai gradito.
La Retsina deve il suo nome e il suo forte sapore “resinato” al fatto di essere aromatizzata proprio con l’aggiunta di resina (ρητίνη). I greci in antichità la usavano per sigillare le anfore in modo da non far venire a contatto il vino con l’aria durante la fermentazione. In Attica, in particolare, era molto utilizzata la resina del pino d’Aleppo, pianta che si trova in grande abbondanza. In seguito i greci cominciarono ad aggiungere la resina al vino, in modo da produrre una sorta di velo protettivo sulla superficie del mosto in fermentazione. Questa bevanda divenne via via molto popolare fino a diventare il vino di Atene per eccellenza.
Mentre scrivo mi rendo conto di quanto sia diventato un uomo superficiale, preso da 1.000 cose e incapace di mettere insieme pensieri e parole. In passato, incredibile a dirsi, ho studiato per anni la storia dell’arte greca che ha segnato buona parte della mia formazione. Se mi sentisse Achille, altro che ira! La storia dell’arte e i classici mi hanno aperto la mente mettendomi nella condizione di riflettere sul gradi di progresso di questa civiltà. Opere monumentali, scritti epici, filosofia, insomma la culla della cultura occidentale.
La cosa più “divertente” poi è l’etimologia di molte parole che usiamo quotidianamente, il greco antico insieme al latino sono tuttora la base per comprendere la nostra lingua e non solo. E poi, senza studiare il greco come potreste imparare parole quali: hipopotomonstrosesquipedaliofobia?
Scopri quante cose potresti imparare dal greco antico!
A presto
Luca, l’uomo della strada