Dai nomi dei luoghi si può capire molto di un Paese.
La Gran Bretagna è stata “visitata” da numerose etnie nel corso della sua storia e, dunque, non stupisce che la toponomastica inglese sia particolarmente ricca. Se prendiamo in considerazione i suffissi, -ham significa prato in frisone, (Cosham, il prato di Cos) e -chester (Winchester, Dorchester) deriva da castra, che in latino vuol dire campo fortificato. Da questa poi è derivata la parola castle, ma le parole di sicura derivazione latina nell’inglese moderno sono tante come artist, station, cathedral e university.

Le coste della Cornovaglia
Nel nord del Paese, più volte invaso dai Vichinghi, molti toponimi terminano in -thorpe (Scunthorpe, Harlthorpe), la parola per villaggio in norreno antico. Capite ora come un semplice giro per la Gran Bretagna possa lasciarvi veramente… spaesati!? (Notate peraltro che questi suffissi, essendo a fine parola, non sono mai accentati).
Di origine celtica invece la Cornovaglia, Cornwall (foto sopra), lo “stivale” della Gran Bretagna. È una contea con una forte identità regionale, quella di un Paese, per l’appunto, celtico e fiero di esserlo. Le somiglianze con la Bretagna sono sorprendenti, non fosse che per i toponimi. Per esempio, Land’s End, la località più a sud del Paese, significa la fine della terra e richiama il bretone “Finistère”. Grazie al suo paesaggio impervio e magnifico e alle sue numerose spiagge, la Cornovaglia è un’importante meta turistica.