San Pietroburgo è un città che mi ha sempre affascinata: a cominciare dai suoi luoghi più simbolici, la scenografica Chiesa del Salvatore, il Palazzo d’Inverno, residenza invernale degli zar, la grandiosa Prospettiva Nevskij che con i suoi 4,5 km di lunghezza è l’arteria principale della città, fino ai suoi caffè, ristoranti, cinema e… negozi per lo shopping!
La mia curiosità è cresciuta però da quando ho scoperto che in questa città imperiale, raffinata e colta, musa ispiratrice di Puškin e Dostoevsky, ha luogo un fenomeno davvero incantevole. Il periodo tra maggio e luglio, che volge al termine, è quello delle cosiddette Notti bianche, Белые ночи (Belye noči): la posizione geografica così settentrionale di questa città fa sì che una particolare luce illumini e ricopra di rosa tutte le facciate dei palazzi che risplendono nel cielo e creano riflessi pazzeschi nelle acque del fiume Neva, rendendo la città ancora più magica e surreale. San Pietroburgo in questo periodo assume un aspetto ancora più romantico, impossibile non innamorarsene!

Insomma, uno scenario che si presta alla genesi dei miei migliori sogni. E così mi immagino di camminare nella luminosa notte lungo la grandiosa Nevsky, un museo a cielo aperto, e di fare romantici incontri. Un giovane russo, bello come la luna, mi si avvicina con discrezione e – a occhio e croce – si presenta e chiede il mio nome… Allora io metto insieme tutto il russo che ricordo e mi presento:
“Счастливой белой ночи! Меня зовут Сара” (Felice notte bianca! Io sono Sarah)
e lui risponde:
“Душа моя красавица!”
Ma cosa mi avrà detto? Prendo subito in mano il mio corso di russo da cui spunta un segnalibro che riporta nientemeno che la stessa frase. Sono troppo fortunata stanotte! Leggo bene e scopro che significa “Mia anima bella”, Душа моя красавица, un’espressione russa con cui l’innamorato si rivolge alla sua amata… e così dopo pochi passi, con occhi sognanti, ci ritroviamo mano nella mano lungo le vie di questo incantevole capolavoro di città, immersi nei giochi di sfumature della notte bianca e pronti ad innamorarci.
Niente paura! È tutto finito e sono già scesa dalla mia nuvola rosa. Ma voglio saperne di più sulle Белые ночи (Belye noči), così mi sono imbattuta in quel colosso di Dostoevskij e ho scoperto che ha scritto un’opera intitolata proprio “Le notti bianche”. Ebbene sì, c’era arrivato prima di me! In questo romanzo racconta di un sognatore che, perso nella magia delle notti bianche, durante una passeggiata lungo il fiume Neva, incontra Nasten’ka, una ragazza che risveglia in lui il sentimento dell’amore, proprio come avviene nel mio sogno con il giovane sconosciuto!
Anche in questo caso, dopo soli 4 intensi giorni, la ragazza raggiunge un altro uomo, il suo perduto amore, любовь (lyubov’ in russo) e il sogno del protagonista viene infranto, proprio come il mio, svanito in un battito di ciglia. Che comune destino crudele!
Allora il mio consiglio è: segui l’amore e le notti bianche, ma non il nostro esempio! Fai la valigia e realizza i tuoi sogni… ma porta con te il corso di russo, ti sarà utile per conquistare “la tua anima bella” (Душа твоя красавица)!
Спокойной белой ночи! (Buona notte bianca!)
Utopica bionda