In molte tradizioni culturali sono ancora vive credenze e superstizioni tramandate dalle generazioni precedenti, come nella cultura russa, ed è molto affascinante conoscerle quando si sta studiando la lingua con Assimil. Nella grande fredda terra si rispettano ancora oggi i rituali del passato e tra le tante superstizioni ce n’è una antichissima, originata dagli antenati pagani della Russia pre-cristiana: essi credevano che gli spiriti buoni e gli spiriti cattivi circondassero tanto le persone quanto le loro abitazioni.
Il rituale originale per attirare la buona sorte prevedeva che, prima di partire per un viaggio, una persona raccogliesse i propri pensieri per ingannare gli spiriti domestici e convincerli a restare a casa, evitando che seguissero la persona in viaggio. La spiegazione è semplice ma altrettanto particolare: secondo la credenza russa, infatti, partire per un viaggio (anche una breve gita) senza prima fermarsi a pensare aumenta le probabilità di dimenticare qualcosa e dover così tornare indietro. Rientrare in casa dopo essere usciti offende gli spiriti, che così arrabbiati decidono di attirare la cattiva sorte sul viaggio e sul viaggiatore.
Se siete ospitati da una famiglia russa, non sorprendetevi se prima di lasciare la casa per andare a visitare un luogo i vostri amici si siedono in silenzio per qualche minuto, perché è proprio così che si onora la buona sorte secondo questa antica superstizione. Ogni membro, gatto compreso, prenderà posto su una sedia o sul divano e si concentrerà affinché il viaggio sia sicuro, ma soprattutto affinché tutte le persone in partenza si calmino dopo il caos dei preparativi e si ricordino se hanno dimenticato qualcosa.