Piove!
Piove su mezza Italia, qui a Milano nelle pozze d’acqua si riflette un cielo grigio e nuvoloso e mentre sto andando al lavoro cercando di trattenere l’ombrello a causa del vento, mi rendo conto di essermi vestito come l’ultima volta che sono stato a Londra.
Faccio parte di quelle persone che quando pensano a Londra pensano alla pioggia, odiosa, fine fine, ininterrotta. Ed ecco che mi scopro, fermo davanti ad una vetrina a guardare il mio trench! Trench o impermeabile?
La storia direbbe “trench coat” ovvero cappotto da trincea, perché il famoso e intramontabile capo d’abbigliamento nacque proprio con lo scopo di proteggere i soldati inglesi in trincea dalle intemperie.
Un capo versatile, impermeabile in grado di mantenere asciutti e protetti dal vento.
Nasce a Manchester nel 1824 da un invenzione di Charles Macintosh, quindi la paternità è sicuramente inglese e di Charles, anche se onestamente devo ammettere che in molti continuiamo “impropriamente” a chiamarlo il Burberrys, che allo stesso modo e nello stesso periodo stava lavorando alla realizzazione del “suo” trench coat.
Ma diciamoci la verità, fa molto più fighetto dire “oggi indosso il mio Burberrys” piuttosto che “il mio Macintosh”, passerei da fashion e geek in un lampo (mai frase fu più adeguata alla giornata odierna).
La moda lo ha portato fino a noi, o meglio, fino a me che non ho resistito a comprarne uno direttamente a Londra pagandolo un occhio della testa.
Quanto me la sono tirata col mio Burberrys inglese.
Ed eccoci ancora qui, ancora insieme sotto un cielo plumbeo a ripensare a Londra…
Nonna diceva “chi più spende meno spende” aveva ragione.